
Un paio di giorni fa Cristiana, una dottoressa dell’ospedale di Prato, mi ha chiamato per farmi questa domanda:
“Il prossimo anno è probabile che inizi a fare del volontariato. Essendo medico ho paura che di tanto in tanto mi possa capitare di fare qualche puntura e altre attività minori. In quel caso, sarei coperta dall’assicurazione per colpa grave?”
Quindi quale assicurazione per il medico volontario?
La risposta non è tanto semplice. Ma andiamo per ordine.
Che cosa dice la legge?
Come dice giustamente l’Avv. Capecchi nel testo “La responsabilità civile nell’attività di volontariato e il problema assicurativo”, il volontariato ha dei profili di responsabilità da non sottovalutare.
Perchè è vero che stiamo facendo del bene, ma come sempre “chi rompe paga”.
Esiste proprio per questo una legge che tutela i volontari: sto parlando della legge 266/91.
La legge 266 del 1991 obbliga le associazioni a stipulare due assicurazioni:
1- Una assicurazione per gli inforuni e le malattie dei volontari
2- Una assicurazione per i danni a terzi
C’è un problema…
A differenza di altre assicurazioni di responsabilità civile obbligatorie, come ad esempio RC Auto, dove esiste un massimale minimo di legge, nel caso delle associazioni di volontariato la scelta è libera.
Così come il MASSIMALE che può essere anche molto basso, non abbiamo controllo su quelle che sono le ESCLUSIONI della polizza e sull’eventuale RIVALSA.
Un esempio reale per capire meglio il problema:
Un volontario di una associazione giocava con due bambini piccoli sull’altalena. Nello spingerli ne fa cadere uno e succede un fatto gravissimo. Il bambino batte la testa e riporta danni cerebrali permanenti.
La famiglia del bambino denuncia il volontario e il giudice quantifica i danni: un milione e mezzo di euro.
A questo punto interviene l’assicurazione dell’associazione e mette a disposizione tutto il massimale e cioè 500.000€.
Il restante milione di euro resta tutto sulle spalle del volontario.
Ancora peggiore sarebbe il caso se l’assicurazione esercitasse il diritto di RIVALSA, cioè che richiedesse al volontario la restituzione anche dei 500.000€.
Torniamo al caso del medico
Non posso leggere ogni polizza stipulata da ogni organizzazione di volontariato, ma posso dire con certezza che le responsabilità professionali SONO SEMPRE ESCLUSE dalle polizze di RCT.
Questo vuol dire che il medico qualora si trovasse ad eseguire prestazioni sanitarie anche minori, non sarebbe coperto dall’assicurazione obbligatoria dell’associazione.
Ma almeno la colpa grave copre?
La risposta è NO! L’assicurazione professionale per “colpa grave” assicura esclusivamente il rapporto con l’ospedale. Qualsiasi attività professionale che non sia legata al rapporto di dipendenza con l’ospedale, non è compresa.
L’unica eccezione è legata agli interventi di pronto soccorso per motivi deontologici. Se dovessi trovarti di fronte ad una persona bisognosa di soccorso sei obbligata ad intervenire e in quel caso l’assicurazione “colpa grave” ti copre.
Non tutte, ma quelle che consiglio io sì.
Riassumendo, quale assicurazione per il medico volontario?
Se decidi di iniziare l’attività di volontariato SENZA INCARICHI MEDICI allora ti consiglio due assicurazioni:
1- Colpa Grave per la tua regolare professione con l’ospedale
2- RC Capofamiglia con massimale 2.500.000€ o superiore (quella più ampia possibile che non escluda il volontariato)
Così sei tutelata sia dai rischi professionali, che dai danni che puoi causare come volontaria.
E se dovessi trovarti in situazioni di emergenza potrai usare la copertura del “pronto soccorso per motivi deontologici” già compresa nella colpa grave.
Se invece sai già che potrebbe capitarti di effettuare prestazioni mediche minori extra-ospedale (anche gratuite) allora oltre alle due assicurazioni qui sopra devi aggiungerne una terza:
3- RC Professionale per “Medico di base” libero professionista
Come sempre consiglio anche a te la Tutela Legale per chiudere il cerchio, perchè quando ci sono lesioni alla persona c’è sempre il penale (che è molto costoso) ed è importante poter contare sui migliori avvocati per difendere i propri diritti.
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Se hai altre domande sui mille risvolti della responsabilità civile professionale, oppure vuoi richiedere una consulenza per il tuo caso specifico, scrivimi alla pagina contatti e vedrò come posso aiutarti.
Stefano Fuiano – L’Assicuratore dei Professionisti
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sono inpensione evorrei fare prestazioni sanitarie gratuite a favore della confraternita misericordia.Necessaria assicurazione ?
Sì, se le interessa c’è proprio una nuova assicurazione specifica per il medico in pensione
Sono il presidente di un’associazione di volontariato che fa prevenzione sanitaria. Siamo un gruppo di medici specialisti che fa quindi visite mediche gratuite alla popolazione. Non facciamo alcuna prestazione di tipo chirurgico, non prescriviamo farmaci o esami. Compiliamo un semplice resoconto con consigli da sottoporre anche al medico curante. Tutti abbiamo la nostra copertura RC professionale e l’associazione ha una sua copertura assicurativa RC verso terzi oltre alla polizza malattie ed infortuni per i volontari attivi. Mi è stato suggerito di fare una nuova polizza che copra l’attività medica (una polizza per ogni medico) svolta durante le ore di volontariato. Se è vero penso che chiuderò l’associazione. Grazie per la risposta.
Gentile Dott. Varosio, io onestamente non sono in grado di dirle se deve chiudere o meno l’associazione. Mi auguro che possa continuare la sua nobile attività di volontariato anche se capisco che non sia semplice. La questione è questa: l’associazione è equiparata alle strutture sanitarie perchè svolge attività medica? Se la risposta è sì, allora per la legge Gelli siete obbligati a dotarvi di adeguata assicurazione per la “responsabilità contrattuale” dell’associazione oltre che per la “responsabilità extra-contrattuale” di ogni singolo medico volontario (non una polizza per ogni medico), oppure adottare “analoghe misure” ovvero dotarvi di un fondo di garanzia in proprio. Se la risposta è no, allora potete continuare tranquillamente senza variazioni. Magari potete porre il quesito direttamente all’ ON. Gelli, chi meglio di lui potrebbe rispondervi? Le ricordo che il presidente dell’associazione risponde illimitatamente con il patrimonio personale, quindi le consiglio di far visita anche ad un buon avvocato e di valutare una copertura di tipo D&O. Le visite mediche gratuite sono una bellissima iniziativa, ma se non sono più sostenibili ci possono essere altre forme di finanziamento come sponsorizzazioni, tessere associative…